A Alle - Les Aiges nel canton Giura le vestigia di una piccola necropoli del Bronzo recente sono state riportate alla luce in un’area toccata dai lavori di costruzione dell’autostrada A16 Transjurane. Questo luogo di scoperta a nord della catena giurassiana è localizzato nell’Ajoie e occupa l’estremità orientale del versante di una collina ; questa domina una pianura alluvionale drenata dall’Allaine e da altri piccoli corsi d’acqua.

Le indagini archeologiche hanno svelato undici tombe a incinerazione unite a due ripostigli di ornamenti metallici. La parte superiore di queste strutture, come pure il suolo del Bronzo finale, sono stati livellati dalle attività agricole successive, in particolare nella seconda età del Ferro. Più tardi anche la costruzione di edifici appartenenti al settore rurale di uno stabilimento gallo-romano ha perturbato in maniera diversificata le strutture funerarie. Ma i terrazzamenti in pietra, come pure la distruzione degli edifici, hanno formato una cappa protettiva al di sopra delle sepolture. Esistevano altre tombe accanto a questi edifici, ma esse sono state cancellate dall’erosione avvenuta dopo l’Antichità ; l’estensione originaria del cimitero rimane dunque sconosciuta.

Sono i corredi delle tombe a incinerazione o gli oggetti contenuti nei ripostigli che hanno offerto la datazione relativa più precisa ; le inserzioni cronologiche proposte non sono contraddette dai risultati C14. Degli oggetti d’ornamento di bronzo, perlopiù degli spilloni e dei bracciali, ma anche dei recipienti di ceramica, rivelano una frequentazione della necropoli nel Bronzo recente (Bz D - Ha A1) ; alcune strutture possono essere attribuite alla fase Bz D1, altre al Bz D o al Bz D2 - Ha A1, una minoranza al Bronzo recente nel suo insieme.

Agli Aiges le pratiche funerarie prevedono sia delle fosse allungate, della taglia di un corpo umano, sia delle fosse circolari dal diametro inferiore al metro. La disposizione dei diversi accumuli identificati indica una variabilità relativamente grande. Nelle tombe in fossa circolare, le ossa cremate sono raccolte in una grande urna, accompagnate da un ornamento di bronzo e da un vaso. Nelle tombe in fossa allungata ci sono uno o due ossari, direttamente in terra o in un contenitore flessibile, associati ad un numero variabile (0-8) di ornamenti di bronzo generalmente disposti sul rogo con il defunto, spesso spezzati e incompleti. I vasi d’accompagnamento (0-4), più raramente combusti, giacciono a contatto con le ossa ; si percepisce anche un servizio funebre composto di recipienti decorati di buona fattura. Altri accumuli si manifestano in maniera significativa; si tratta dei residui della cremazione e delle offerte alimentari. Queste ultime sono state disposte in prevalenza sul rogo piuttosto che nelle sepolture. La presenza di due ripostigli di ornamenti di bronzo e d’oro a prossimità delle tombe, fenomeno finora poco conosciuto, illustra la complessità dei gesti funebri.

Il cimitero riunisce otto tombe semplici e tre doppie, queste ultime composte da un adulto e da un bambino; è stato individuato un numero minimo di quattordici individui, di cui sei in tenera età. Questi infanti non hanno subito alcuna discriminazione rispetto agli adulti per quanto riguarda la loro accettazione nella necropoli. Sembrerebbe che a Alle le tombe maschili presentino un corredo meno rifornito di quello delle presunte sepolture femminili. L’organizzazione del cimitero lascia presupporre uno sviluppo a partire da una tomba centrale dall’architettura particolare, circondata da uno spazio circolare vuoto; questo disegno appare in particolare a Ensisheim - Reguisheimerfeld in Alsazia.

Le pratiche funebri a Alle nel Bronzo recente sono conformi a quelle in uso nella regione, le quali rivelano una netta predominanza delle incinerazioni indipendenti nelle necropoli, a discapito delle inumazioni. Sul piano locale perlomeno, a quel momento si può constatare una certa varietà dei costumi, i quali più tardi nell’Hallstatt B1 tendono ad una maggiore omogeneità, come a Delémont - En La Pran. Dal punto di vista culturale la ceramica degli Aiges, come quella di altri abitati vicini, nel Bronzo medio e recente si integra agevolmente negli insiemi localizzati da una parte e dall’altra del Giura ; all’inizio del Bronzo finale la ceramica degli Aiges possiede ancora qualche tratto ereditato dal Bronzo medio e appartiene alla cultura della ceramica leggermente scanalata. Gli ornamenti metallici della necropoli riconducono al gruppo occidentale della cultura Reno-Rodano-Danubio nel Bronzo D1 ; dei legami si manifestano in particolare con i territori a sud ed a ovest del Reno, fino in Borgogna e nel sud-est del Bacino parigino. Nel Bronzo D2 - Ha A1, i confronti si ristringono sull’Altipiano svizzero e nella regione dei Tre Laghi, nell’ambito del gruppo occidentale della cultura di Binningen.

Traduzione: Maruska Federici-Schenardi